Migranti, Mattarella: «La foto di Aylan confligge con i valori dell'Europa»

Sabato 5 Settembre 2015
Migranti, Mattarella: «La foto di Aylan confligge con i valori dell'Europa»
«L'immagine straziante del piccolo Aylan confligge con i valori dell'Europa e con il senso stesso di umanità». Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando della crisi delle migrazioni. «Chiusure illusorie smentiscono i valori della nostra civiltà» aggiunge.



Il Capo dello Stato evidenzia anche che «la commozione, alle volte, perfora la corazza dell'indifferenza. Ma siamo lontani dalla percezione del carattere epocale della dimensione del fenomeno migratorio. È ancora lunga la strada di politiche comuni, di risposte all'altezza di questa sfida: lo spettro che compare a volte in Europa è L'Europa della paura, dei muri dei veti è l'Europa che in fondo insegue e, così facendo, alimenta nazionalismi e populismi».



In un passaggio successivo del suo intervento Mattarella sottolinea che «è necessario alzare lo sguardo: occorre connettere politiche serie e lungimiranti, che affrontino le cause immediate e quelle remote all'origine dei fenomeni migratori, che rendono gestibili i flussi, possibile l'integrazione di chi cerca e trova lavoro, che rendono più sicure le nostre città
».
Il presidente della Repubblica ricorda che
«il mondo è in movimento sulle gambe di milioni di uomini, di bambini, un esercito inerme, in marcia alla ricerca della propria salvezza. Cosa possiamo opporre alle loro ragioni? Sono loro, che fuggono dalla violenza e dalla morte, il nostro nemico? O il nemico piuttosto va visto nelle guerre e nel terrorismo?», si chiede Mattarella. Per cui «dobbiamo prosciugare i giacimenti di odio, promuovere cooperazione, dimostrare - afferma il Capo dello Stato - che le democrazie sono più credibili, più attraenti perchè offrono opportunità di vita, di sviluppo, di tutela dei diritti anzichè morte e distruzione».



«La logica dell'emergenza rende l'Europa più debole. Le crisi non devono paralizzarci. L'Europa si è fatta nelle crisi ed è attraverso le crisi che statisti illuminati hanno saputo perseguire obiettivi di crescita. Dalle crisi non si esce con le ricette del passato». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un videomessaggio.



«Al centro dei lavori è stata posta l'agenda per l'Europa - afferma Mattarella rivolgendosi, in videoconferenza, ai partecipanti del Forum Ambrosetti -. Io credo che questa agenda sarà tanto più efficace quanto più eviterà di limitarsi a una lista di emergenze. La logica emergenziale sta rendendo l'Europa più debole, più insicuri i suoi cittadini e produce diffidenze degli stati membri. Occorre al contrario una visione di lungo periodo adeguata e occorre la consapevolezza del destino comune. La sconfitta, la paura e il senso della comunanza degli interessi deve tornare ad essere la base della strategia continentale. Le crisi non devono paralizzarci. L'Europa si è fatta delle crisi e attraverso le crisi che statisti illuminati hanno saputo intravedere e perseguire obiettivi di crescita. L'Europa si trova nel pieno di un passaggio storico
» riprende il capo della Stato e indica poi «due questioni cruciali rispetto alle quali avvertiamo che l'azione dell'Europa oggi manca di efficacia. Lo avvertiamo nelle carenze della governance economica in questi anni. Lo avvertiamo di fronte alle tragedie spaventose di profughi e migranti purtroppo sempre più frequenti. Sul primo versante - spiega - la carenza di governance incrementa le disparità interne all'Unione, ostacola la promozione della crescita, impedisce all'Europa di giocare un ruolo nelle crisi globali. In fondo l'abbiamo visto da recente quando è arrivato qui il vento delle Borse cinesi. Vi è un filo che lega le nostre impotenze ai nostri egoismi particolari. Questi precludono all'Unione la possibilità di giocare un ruolo di equilibrio autorevole e incisivo nello scenario globale».



Superare l'accordo di Dublino. «Servono regole comuni sul diritto d'asilo per superare con regole nuove e condivise l'accordo di Dublino». Lo indica il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento in videoconferenza al forum Ambrosetti.



«È un'illusione immaginare che sospendere le regole di Schengen, o dare vita a un loro ambito di serie A o di serie B, possa garantire ad una parte d'Europa la sicurezza se è minacciata», ha proseguito Mattarella. «Il tentativo di chiusura delle proprie frontiere - ha ripreso - si sta rilevando, come era inevitabile, illusorio, a fronte delle dimensioni dei frutti migratori. Si tratta di un fenomeno di portata inedita con la prospettiva di flussi sempre più imponenti senza adeguate risposte strategiche. Ed è per questo che alcuni paesi fondatori in questi giorni hanno richiamato l'intera Unione ad assumere un'azione comune ed efficace».
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