Elezioni Grecia, Tsipras favorito: è un giorno storico

Domenica 25 Gennaio 2015
Elezioni Grecia, Tsipras favorito: è un giorno storico
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La Grecia va alle urne per delle elezioni che vengono considerate anche un test per le politiche della Ue.

Il voto I 19.449 seggi sono aperti dalle 7 locali (le 6 in Italia) e verranno chiusi alle 19 locali e, secondo quanto annunciato dal ministero degli Interni, poco dopo dovrebbero essere pubblicati i primi exit-poll.

Il risultato potrebbe avere cruciali ripercussioni politiche ed economiche su tutta l'Unione. Su una popolazione complessiva di circa 11.300.000 abitanti, gli aventi diritto al voto sono 9.808.760 dei quali 5.060.877 donne e 4.747.883 uomini.

Tsipras favorito I sondaggi danno in testa il partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras (, con un gap tra il 31,2 e il 33,4%. Sette punti sopra Nuova democrazia di Antonis Samaras, il premier conservatore. Un leader, Tsipras, che ha convinto gran parte dei greci, schiacciati dalla crisi economica, che il tempo dell'austerità debba finire. Uno stop ai sacrifici che però contiene anche e soprattutto il rigetto degli accordi stretti tra il suo predecessore, il conservatore di Nea Dimokratia Antonis Samaras, e i creditori internazionali. E che per questo genera preoccupazione tra i fautori europei del rigore, favorevoli a una continuazione dell'attuale fase politica. Una vittoria della sinistra, dicono, potrebbe mandare la Grecia al fallimento e farla uscire dall'Eurozona. Un'ipotesi però smentita seccamente dallo stesso Tsipras.

Il centrodestra di Nuova Democrazia in base ai sondaggi raggiungerebbe il 26,7%, mentre i neonazisti di Alba Dorata si attesterebbero al 5,1%. Bisognerà attendere il responso delle urne per capire se saranno realmente la terza forza politica del Paese, dal momento che altre due partiti sono stimati al 5%: si tratta dei socialisti del Pasok e della nuova formazione centrista del Fiume, creata dal giornalista Stavros Theodorakis. I comunisti “ortodossi” del Kke raccolgono il 4,9% dell’intenzione di voto, mentre secondo questa stima, l’ultimo partito a poter entrare in Parlamento sarebbe quello dei Greci indipendenti – del fronte anti austerità - dato al 3,5%. La neonata formazione Movimento dei Democratici e Socialisti, guidata dall’ex primo ministro progressista Jorgos Papandreou, rischia di non riuscire a conquistare neanche un seggio, visto che è data al 2,9%, e la soglia di sbarramento è fissata al 3%.

L'obiettivo di Syriza È chiaro che Syriza sembra essere molto vicino all’obiettivo più volte ribadito da Tsipras come precondizione necessaria per riuscire ad applicare in toto il suo programma: la maggioranza assoluta dei seggi, che è di 151 deputati, ma che per garantire una governabilità abbastanza tranquilla, deve potersi estendere sino ad almeno 155 seggi. Più è limitato il numero delle formazioni politiche che ce la faranno ad andare oltre il 3%, maggiore è il vantaggio, in termini di seggi, che la legge elettorale concede al vincitore delle elezioni.

Le proiezioni Le prime proiezioni saranno disponibili entro due ore dalla chiusura delle urne, verso le 20:30 italiane, sempre che tutto proceda senza imprevisti. Stando ai dati diffusi dal ministero degli Interni, la fascia di elettori che avrà un impatto maggiore sulle elezioni odierne è quella degli «over 71» che sono più del doppio dei votanti di età compresa fra i 42 e i 47 anni. Gli ultrasettantenni, infatti, sono oltre due milioni (in pratica uno su cinque) a fronte di neanche un milione di elettori fra i 42 e i 47 anni di età.

I giovanissimi I greci che votano per la prima volta sono 273.941, di cui 224.272 sono giovani che hanno compiuto 18 anni dopo la doppia elezione di maggio e giugno 2012. Tra i nuovi elettori ve ne sono anche 49.669 che hanno acquisito la cittadinanza ellenica dopo il 2012 e che oggi votano anch'essi per la prima volta.

Ultimo aggiornamento: 18:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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