Exit-poll: il Front perde tutto
Marine sotto di 15 punti

Domenica 13 Dicembre 2015
Exit-poll: il Front perde tutto Marine sotto di 15 punti
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PARIGI - I primi exit-poll diffusi in Francia alla chiusura dei seggi confermano che il Front National di Marine Le Pen non ha vinto in nessuna regione. Cinque regioni ai Republicains di Sarkozy, cinque ai socialisti. Sono i risultati dei primi exit-poll diffusi in Francia dopo la chiusura dei seggi. IL PRIMO MINISTRO «In un momento grave, non abbiamo ceduto niente»: queste le prime parole del primo ministro socialista, Manuel Valls, dopo l'annuncio dei risultati dei ballottaggi alle elezioni regionali che vedono sconfitto il Front National di Le Pen ovunque.

MARINE LE PEN Gelo e silenzio nella roccaforte del Fn a Hènin-Beaumont alla lettura delle proiezioni del voto. Dopo qualche minuto, davanti al risultato della sconfitta di Marine Le Pen nel Nord-Pas-de-Calais, applauso di consolazione scandendo il nome 'Ma-ri-ne, Ma-ri-ne', e fischi e urla di fronte al discorso del vincitore Xavier Bertrand. Poi la prima dichiarazione della sconfitta: «Voglio esprimere la mia gratitudine ai più di 6 milioni di francesi» che hanno votato Fn e «hanno saputo rifiutare le intimidazioni e le manipolazioni».

Xavier Bertrand dei Republicains ha vinto le elezioni nella regione Nord Pas de Calais-Picardie con il 57,70% dei voti contro il 42,30% di Marine Le Pen. È il risultato dei primi exit poll diffusi in Francia. Xavier Bertrand, che ha sconfitto Marine Le Pen alle regionali nel Nord-Pas de Calais-Picardie, ha subito preso la parola nel suo quartier generale per ringraziare chi lo ha votato, anche «gli elettori di sinistra che hanno fatto sbarramento» contro l'estrema destra. «Non è una mia vittoria, non è una vittoria politica, è la vittoria della gente», ha detto.

Nel Paca, la regione Provence-Alpes-Cote d'Azur, il candidato conservatore, Christian Estrosi (Les Rèpublicains), conquista, secondo le ultime stime, il 53,5% contro il 46,5% di Marion Marèchal Le Pen. Nella triangolare del 'Grand Est', la regione Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena il candidato dei repubblicani Philippe Richert conquista il primo posto. Secondo le prime stime è al 47,6% delle preferenze contro il 36,6% del candidato lepenista Florian Philippot. Meno del 16% per Jean-Pierre Masseret, il 'terzo incomodò dei socialisti che rifiutò l'ordine di scuderia di ritirarsi dalla corsa per favorire la vittoria della destra moderata.

Impennata dell'affluenza, già elevata a mezzogiorno, nel ballottaggio delle regionali in Francia. Alle 17 il tasso di affluenza è di 50,54% in rialzo di 7,5 punti rispetto al primo turno. A mezzogiorno si era recato a votare il 19,59% degli elettori, in aumento rispetto al 16% di una settimana fa.

Le urne si erano aperte alle 8 di stamattina per oltre 44 milioni di elettori nel secondo turno delle elezioni regionali in Francia.
Il Partito socialista ha deciso di ritirare le proprie liste nelle regioni in cui i suoi candidati non erano in grado di sconfiggere il Front National di Marine Le Pen, in testa al primo turno in 6 regioni su 13, in modo da sbarrargli la strada. Mentre Les Républicains (LR) di Nicolas Sarkozy, non senza polemiche, hanno deciso di seguire la linea del 'ni-ni' (né fusione con il Ps, né ritiro di fronte al FN). Si tratta della tornata elettorale più importante prima delle Presidenziali del 2017.


Duelli tra destra e Fn Nel Nord-Pas-de-Calais-Picardie, la presidente del FN, Marine Le Pen, affronterà Xavier Bertrand (LR-UDI, Union Démocrates et Indépendents e MoDem, Mouvement Démocrate). Al primo turno, con il 40,64 %, Le Pen era in testa di 15 punti su Bertrand. Ma il candidato socialista Pierre de Saintignon si è ritirato a suo vantaggio. Un sondaggio TNS-Sofres assegna al candidato Republicains il 53% delle preferenze, contro il 47% del FN al secondo turno. In Provence-Alpes-Côte d'Azur, Marion Maréchal-Le Pen (FN) si troverà davanti Christian Estrosi (Les Républicains), sostenuto dalla sinistra dopo il ritiro di quest'ultima. I partiti di sinistra erano al 29,3 % dopo il primo turno contro il 40,55% della nipote di Marine Le Pen. Ora i sondaggi vedono Estrosi al 54 e Le Pen al 47.

Triangolari in dieci regioni In Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine, il capolista socialista Jean-Pierre Masseret (16,11 %) ha mantenuto la sua lista malgrado la linea adottata dal partito e le pressioni subite. Deve vedersela con Florian Philippot FN, (36,06 %) e con la lista di destra guidata da Philippe Richert (25,83). Nell'Ile-de-France, Claude Bartolone, a capo di una lista unica di sinistra nata dalla fusione della lista EELV (Europe Ecologie-Les Verts) di Emmanuelle Cosse (8,03 %), della lista Front de gauche di Pierre Laurent (6,63 %) e della sua (25,19 %), si oppone alla candidata della destra, Valérie Pécresse (30,51 %) e al candidato del FN, Wallerand de Saint-Just (18,41 %). Bartolone è indicato come probabile vincitore con il 41,5 % contro il 41 di Pecresse. Nei Pays de la Loire, i candidati PS e EELV hanno deciso la fusione delle loro liste. Christophe Clergeau, capolista, affronta la lista di destra e centro (33,49%) e quella del FN (21,35%). Il PS e i suoi alleati avevano ottenuto il 25,75% dei voti al primo turno, e EELV il 7,82%.

In Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrénées, Carole Delga (PS-Parti radical de gauche) arrivata seconda con il 24,4% e Gérard Onesta (EELV-Front de Gauche, 10,26%) sono giunti ad un accordo per la fusione. Corrono contro il candidato di destra (18,84%) e contro il FN (31,83). In Normandie, ad affrontarsi sonol'ex ministro della Difesa Hervé Morin (Union de la droite, 27,91%), il frontista Nicolas Bay (27,71 %) e la lista di unione guidata Nicolas Mayer-Rossignol (23,52 %). In Aquitaine-Limousin-Poitou-Charentes, il presidente uscente, socialista, Alain Rousset, in testa al primo turno con il 30,39% ha trovato un accordo per la fusione con EELV (6,5 %). Deve far fronte alla lista di destra di Virginie Calmels (27,19 %) e del FN di Jacques Colombier (23,23 %).

In Auvergne-Rhône-Alpes, la lista del candidato Ps Jean-Jack Queyranne è arrivata terza (23,93 %) al primo turno, dopo Les Républicains (Laurent Wauquiez, 31,73 %) e FN (Christophe Boudot, 25,52 %). L'accordo per una fusione con EELV-PG (Parti de gauche) e PCF (in tutto 12,3%) potrebbe regalare la vittoria al Ps. In Centre-Val de Loire, il PS è giunto terzo con il 24,31%, ma i voti per la sinistra ammontano in totale al 37,2 % contro il 30,49 ottenuto dal FN e il 26,25 della lista di destra di Philippe Vigier. L'accordo di fusione tra PS e EELV e il sostegno del Front de gauche (4,69 %) danno una buona chance alla sinistra di spuntarla. In Bretagna, la lista del ministro della difesa Jean-Yves Le Drian (PS), arrivata largamente in testa con il 35% circa dei voti se la deve vedere al secondo turno con Marc Le Fur (Les Républicains), che ha ottenuto il 23,46 % dei voti, e Gilles Pennelle (FN ; 18,17 %). In questa regione non c'è stata fusione tra PS e EELV (6,7 %).

In Bourgogne-Franche-Comté, la capolista PS, Marie-Guite Dufay (22,99 %), deve affrontare Sophie Montel (FN), arrivata in testa (31,48 %) e François Sauvadet (UDI-Les Républicains, 24 %). Dufay non ha potuto operare fusioni con il Front de gauche e EELV, rimasti sotto al 5%. Ma i due partiti esortano i propri sostenitori ad appoggiare oggi il PS. Quandrangolare in Corsica In Corsica, ad affrontarsi sono il frontista Christophe Canioni, il nazionalista Gilles Simeoni, sindaco di Bastia, il presidente uscente del Consiglio esecutivo, Paul Giacobbi (DVG), e il candidato della destra riunita José Rossi. La lista Paul Giacobbi, arrivata in testa (18,42 %), si è unita con la lista Front de gauche di Dominique Bucchini (5,56 %). Le due liste nazionaliste guidate da Gilles Simeoni (17,62 %) e Jean-Guy Talamoni (7,72 %) hanno deciso la fusione così come hanno fatto le due liste della destra guidate da José Rossi (Les Républicains, 13,17 %) e quella di Camille de Rocca Serra (Rassembler pour la Corse, 12,70 %).

Oltremare, il duello è una costante. A La Réunion, il presidente uscente Didier Robert (Les Républicains - union de la droite) affronta Huguette Bello (ex-PCR, union de la gauche e una parte del PS locale). In Guadeloupe, un duello molto serrato oppone Victorin Lurel (PS) al DVG Ary Chalus. In Martinique, il presidente del Consiglio regionale Serge Letchimy (PPM-DVG) affronterà Alfred Marie-Jeanne (MIM-REG). E in Guyane, il presidente uscente del consiglio regionale Rodolphe Alexandre (DVG), si oppone a Alain Tien-Liong (DVG).
Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 08:17

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