Fmi, l'Italia riemerge, ma ripresa fragile: bene Jobs Act, possibile impatto Grecia

Martedì 7 Luglio 2015
Fmi, l'Italia riemerge, ma ripresa fragile: bene Jobs Act, possibile impatto Grecia
«Sviluppi avversi in Grecia potrebbero avere un impatto sostanziale sull'Italia con effetti sulla fiducia, ma le esposizioni dirette sono limitate». È quanto si legge nel rapporto sulla Penisola completato dallo staff del Fondo monetario internazionale il 16 giugno scorso in seguito alle consultazioni condotte dal 5 al 18 maggio con le autorità italiane.



Il rapporto è poi stato presentato al board esecutivo dell'istituto di Washington per un'analisi il primo luglio scorso. Gli esperti del Fondo citano la crisi della nazione ellenica tra i rischi al ribasso per l'Italia. In generale i rischi all'outlook italiano sono però «ampiamente bilanciati».



Nel breve termine, aggiunge lo staff dell'Fmi, «i rischi di contagio derivanti da sviluppi avversi in Grecia sono visti come limitati. C'è tuttavia più preoccupazione per le implicazioni di lungo termine, se la percezione dell'irreversibilità dell'Area euro dovesse cambiare in modo permanente».



L'economia italiana «sta emergendo gradualmente da una prolungata recessione» ma «la ripresa è ancora fragile». Ha sostenuto il Fondo monetario internazionale, pur lodando le autorità italiane per «le azioni politiche coraggiose che, insieme con le azioni a livello europeo (il piano di allentamento monetario della Banca centrale europea e la maggiore flessibilità data dal Patto di stabilità e crescita, ndr) hanno contribuito al rilancio dell'economia italiana e hanno migliorato la fiducia».



I vertici del fondo monetario internazionale lodano l'Italia per «l'attuazione del Jobs Act», la legge per rilanciare il mercato del lavoro approvata dal Parlamento lo scorso dicembre e che - dice il Fondo - è stata «ampiamente implementata». È proprio la sua «piena implementazione che aiuterà a ridurre la segmentazione e la dualità, facilitando il ricollocamento dei lavoratori».



In un comunicato che esprime la visione del board esecutivo così come descritta lo scorso primo luglio - quando il board stesso ha analizzato il rapporto sulla Penisola completato il 16 giugno dal suo staff successivamente alla conclusione delle consultazioni articolo IV con le autorità italiane competenti (che si sono svolte dal 5 al 18 maggio scorsi) - i direttori esecutivi dell'istituto di Washington sottolineano l'importanza del completamento delle riforme pianificate per il cosiddetto «wage supplementation scheme» (CIG) e quelle per il sistema educativo.
I direttori del Fondo vedono poi come possibile una «contrattazione salariale decentrata per migliorare la risposta del mercato del lavoro alle condizioni economiche».




Per questo, spiega l'Fmi, serve affrontare queste sfide, cosa che «richiede la piena implementazione degli sforzi delle politiche e di ampie riforme strutturali». Per il Fondo bisogna «costruire sui molti risultati ottenuti nell'ultimo anno». Secondo i direttori esecutivi del Fondo - le cui visioni vengono riassunte dal direttore generale Christine Lagarde e così inviate alle autorità a Roma - il focus deve essere «sull'aumento della produttività, sul rafforzamento della salute finanziaria delle banche e delle aziende e su un consolidamento fiscale che facilita la crescita».



Nei documenti diffusi oggi dal Fondo - incluso il rapporto messo a punto dallo staff di esperti inviato in Italia - vengono riportate le stesse stime di crescite fornite il 18 maggio scorso. Il Pil è visto in espansione dello 0,7% quest'anno, lo 0,2% in più rispetto ai calcoli di aprile contenuti nel World Economic Outlook diffuso nell'ambito degli Spring Meetings. Per il 2016 il Pil è atteso in rialzo dell'1,2%, lo 0,1% in più rispetto alla precedente stima. Difficilmente l'aggiornamento del Weo che verrà diffuso giovedì 9 luglio conterrà stime differenti.


Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 15:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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