Gran Bretagna al voto, laburisti e conservatori alla pari: le alleanze saranno decisive

Giovedì 7 Maggio 2015 di Alessandra Severini
David Cameron
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La patria del bipartitismo rischia di rimanere intrappolata nella palude dell'instabilità politica. Le elezioni che si svolgeranno oggi nel Regno Unito sono caratterizzate dall'incertezza.









Gli ultimi sondaggi vedono conservatori e laburisti alla pari, intorno al 33-34%. Comunque andrà, nessuno dei due partiti sembra in grado di poter ottenere seggi sufficienti per formare il governo. Si aprirà così il rebus delle alleanze. David Cameron teme di perdere la poltrona di premier e ha promesso un referendum sulla permanenza di Londra nell'Unione europea. Per lui le possibili alleanze sono rappresentate dai Libdem del vicepremier Nick Clegg, con cui ha già governato, ma che sembra incapace di bissare il risultato delle precedenti elezioni.



In alternativa c'è l'Ukip, il partito nazionalista ed euroscettico guidato da Nigel Farage con cui però Cameron ha già escluso un'alleanza. Per ora il leader dei laburisti Ed Miliband ha respinto l'ipotesi di un accordo con gli indipendentisti dello Scottish National Party e con i gallesi del Playd Cymru. Nelle ultime ore sembra circolare l'ipotesi di un'intesa fra laburisti e Libdem. L'unica apparente certezza è il successo dello Scottish National Party: il partito di Nicola Sturgeon, secondo i sondaggi, dovrebbe incassare più del 50% dei voti e conquistare oltre 50 dei 59 seggi scozzesi.
Ultimo aggiornamento: 22:05

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