TRIESTE - Generali vende la Banca della Svizzera Italiana (Bsi) e raggiunge in anticipo gli obiettivi fissati dal group Ceo, Mario Greco, il capitolo del capitale. La cessione della controllata elvetica per 1,5 miliardi di franchi (poco più di 1,23 miliardi di euro) a Btg Pactual, gruppo finanziario brasiliano con il quale le trattative in esclusiva erano aperte da due mesi, permette al Leone di alzare di 9 punti percentuali l'asticella di Solvency 1, l'indice di solidità patrimoniale delle assicurazioni, portandola sopra i 160 punti base fissati come obiettivo per fine dell'anno prossimo.
Soddisfatto Greco, che proprio per risolvere la questione che aveva portato negli ultimi anni anni a ipotizzare anche un aumento di capitale del gruppo, ha messo in vendita col piano 2013-2015 una serie di partecipazioni: dall'israeliana Migdal alle quote di minoranza in Messico e alle attività di riassicurazione negli Usa, dal 12,5% di Banca Generali fino a Fata. «Attraverso questa operazione superiamo il target di Solvency 1, ripristinando la solidità del capitale di Generali con oltre un anno di anticipo rispetto al nostro piano al 2015 - osserva il numero uno della compagnia triestina - con Bsi si completa il processo di dismissioni volto a rafforzare la base patrimoniale del gruppo, e ora possiamo guardare avanti concentrandoci sul core business assicurativo».
Non preoccupa Trieste che la cessione di Bsi, la quale si prevede venga completata entro il primo semestre del prossimo anno dopo il via libera delle autorità competenti, generi una minusvalenza netta di 100 milioni di euro. Conta piuttosto che l'uscita da un'importante attività non assicurativa possa portare le agenzie di rating a migliorare il loro giudizio sull'intero gruppo. Il corrispettivo della vendita, composto per 1,2 miliardi di franchi in contanti e per 300 milioni da strumenti azionari, potrà subire qualche aggiustamento. Il compratore Btg Pactual, noto in Italia per la presenza in Fintech e nel capitale di Mps nel patto con la Fondazione, dice di avere grandi progetti per Bsi, che porta in dote 100 miliardi di dollari di patrimoni in gestione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Soddisfatto Greco, che proprio per risolvere la questione che aveva portato negli ultimi anni anni a ipotizzare anche un aumento di capitale del gruppo, ha messo in vendita col piano 2013-2015 una serie di partecipazioni: dall'israeliana Migdal alle quote di minoranza in Messico e alle attività di riassicurazione negli Usa, dal 12,5% di Banca Generali fino a Fata. «Attraverso questa operazione superiamo il target di Solvency 1, ripristinando la solidità del capitale di Generali con oltre un anno di anticipo rispetto al nostro piano al 2015 - osserva il numero uno della compagnia triestina - con Bsi si completa il processo di dismissioni volto a rafforzare la base patrimoniale del gruppo, e ora possiamo guardare avanti concentrandoci sul core business assicurativo».
Non preoccupa Trieste che la cessione di Bsi, la quale si prevede venga completata entro il primo semestre del prossimo anno dopo il via libera delle autorità competenti, generi una minusvalenza netta di 100 milioni di euro. Conta piuttosto che l'uscita da un'importante attività non assicurativa possa portare le agenzie di rating a migliorare il loro giudizio sull'intero gruppo. Il corrispettivo della vendita, composto per 1,2 miliardi di franchi in contanti e per 300 milioni da strumenti azionari, potrà subire qualche aggiustamento. Il compratore Btg Pactual, noto in Italia per la presenza in Fintech e nel capitale di Mps nel patto con la Fondazione, dice di avere grandi progetti per Bsi, che porta in dote 100 miliardi di dollari di patrimoni in gestione.
