Dal reverse charge al ricalcolo
delle pensioni: Padoan sui temi caldi

BRUXELLES - La bocciatura del reverse charge da parte di Buxelles ha posto un gran problema al governo, poiché rischia di far scattare un imprevisto aumento delle accise. Tuttavia, in una intervista presso la trasmissione TV “Di martedi'” condotta da Giovanni Floris, il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato: “Faremo di tutto per evitare che possa scattare la clausola di salvaguardia che è entrata in vigore”. Il Ministro ha confermato infatti che il “tesoretto” emerso dall'ultima finanziaria sarà impiegato in toto per sanare il buco delle pensioni generato dalla sentenza della Consulta, ma che l'esecutivo ha mantenuto comunque l'obiettivo di “disinnescare l'aumento delle accise” per il quale era stato in precedenza deciso di impiegare le risorse in eccedenza. Quanto alle pensioni non vi sarà alcun ricalcolo per difetto. Così, Padoan ha fugato ogni dubbio sul fatto che il governo stia pensando di attuare un passaggio forzoso di tutte le pensioni al sistema contributivo, ricordando che i diritti acquisiti non si possono toccare. Poi, ha parlato della flessibilità in uscita, sottolineando che ”aumenta la possibilità di scelta di chi deve andare in pensione” ed affermando che il sistema pensionistico italiano è ”il sistema più stabile del mondo avanzato”. Il numero uno dell'economia non si è voluto invece sbilanciare sul problema dell'aggio di Equitalia, altra “spada di Damocle” che pende sul governo e che sarà sciolta oggi dalla sentenza della Consulta. Cosa accadrà se la Grecia uscirà dall'Euro? Padoan non è apparso per nulla preoccupato da questa eventualità ed ha affermato che, fatti salvi alcuni effetti temporanei sui mercati (Spread & Co.), la situazione tenderà poi a stabilizzarsi e l'Italia non avrà ripercussioni perché la sua posizione è “solida”.