NEW YORK - A Matteo Renzi far vedere l'altra parte della Fiat, che un pezzo di "made in Italy" negli Stati Uniti. E gli dir di non arrendersi.
Domani Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, accoglierà il presidente del Consiglio in visita agli stabilimenti di Fiat-Chrysler di Detroit nell'ultima tappa del viaggio negli States. Una missione, quella di Renzi, nella quale la partecipazione all'Assemblea delle Nazioni Unite è stato forse il motivo marginale di un'intenso programma speso a rimontare il palpabile scetticismo che si nutre Oltreoceano sulle reali intenzioni dell'Italia di riformare se stessa.
Ieri l'incontro con la comunità finanziaria e una serie di interviste ai principali organi d'informazione statunitensi, oggi il discorso alle Nazioni Unite, l'incontro con il primo cittadino di New York De Blasio, il faccia a faccia con il leader del labour Milliband e poi un ricevimento al consolato con la comunità italiana.
Ultimo aggiornamento: 11:52
Domani Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, accoglierà il presidente del Consiglio in visita agli stabilimenti di Fiat-Chrysler di Detroit nell'ultima tappa del viaggio negli States. Una missione, quella di Renzi, nella quale la partecipazione all'Assemblea delle Nazioni Unite è stato forse il motivo marginale di un'intenso programma speso a rimontare il palpabile scetticismo che si nutre Oltreoceano sulle reali intenzioni dell'Italia di riformare se stessa.
Ieri l'incontro con la comunità finanziaria e una serie di interviste ai principali organi d'informazione statunitensi, oggi il discorso alle Nazioni Unite, l'incontro con il primo cittadino di New York De Blasio, il faccia a faccia con il leader del labour Milliband e poi un ricevimento al consolato con la comunità italiana.
