Istat: Pil -0,2%, Italia in recessione tecnica

Mercoledì 6 Agosto 2014
Istat: Pil -0,2%, Italia in recessione tecnica
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Secondo trimestre consecutivo in flessione congiunturale: Italia in recessione tecnica. Il Pil del secondo trimestre 2014, infatti, in base alle stime Istat preliminari, risulta ancora negativo, scendendo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, quando aveva segnato un calo dello 0,1%. Su base annua, invece, scende dello 0,3%. L'ultimo dato positivo risale al quarto trimestre del 2013, quando era stata interrotta una striscia di segni meno lunga più di 2 anni.



La variazione acquisita del Pil per il 2014 è negativa: -0,3%. Si tratta del dato che si otterrebbe in presenza di variazioni congiunturali nulle per i restanti trimestri dell'anno.



Peggior dato da 14 anni. Il livello del Pil nel 2° trimestre 2014 risulta essere il più basso dal 2° trimestre del 2000, ovvero da 14 anni. È quanto emerge dai dati Istat.



Dato peggiore delle attese. Il dato del Pil risulta peggiore rispetto a gran parte delle previsioni fatte dagli analisti nell'ultimo periodo, molte delle quali si attestavano tra -0,1% e +0,1%. Lo stesso Istat, nella nota mensile uscita a fine giugno, segnava una forchetta che andava da -0,1% al +0,3%.



Male l'estero, nullo il contributo della domanda interna. Il ribasso del Pil sembra risentire dell'indebolimento della spinta da fuori confine.
Dal lato della domanda, dice l'Istat, il contributo alla variazione congiunturale del Pil della componente nazionale, al lordo delle scorte, risulta nullo, mentre quello della componente estera netta è negativo. L'Istat sottolinea come si tratti di dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario. A riguardo evidenzia che il secondo trimestre del 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia a confronto con il trimestre precedente sia rispetto allo stesso periodo del 2013. Guardando agli altri Paesi, per cui è disponibile la stima sul secondo trimestre, l'Istituito di statistica sottolinea che il Pil è aumentato in termini congiunturali dell'1% negli Stati Uniti (+2,4% in termini tendenziali) e dello 0,8% nel Regno Unito (+3,1% su base annua).




Piazza Affari scivola, spread a quota 170. Dopo la diffusione del dato del pil l'indice Ftse Mib ha ampliato il calo registrato già in avvio, portandosi in perdita del 3%. Deboli in genere le banche, sempre in asta di volatilità Fiat.
Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 02:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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