(Teleborsa) - Il numero di disoccupati in Francia ha raggiunto un livello record, invertendo decisamente il trend ribassista registrato a inizio anno.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero del lavoro, le persone in cerca di lavoro sono salite dello 0,4% nel mese di marzo a 3,5 milioni di unità rispetto a febbraio. Il record precedente era stato fissato nel mese di dicembre.
Si tratta di un duro colpo per il presidente Francois Hollande che ha basato la sua compagna elettorale proprio sull'abbattimento della disoccupazione in vista delle elezioni nel 2017.
Il leader dei socialisti di centro-sinistra ha cercato di affrontare il problema da più angolazioni. Introducendo, dopo il suo insediamento nel 2012, sistemi di sponsorizzazione di posti di lavori, e l'anno scorso ha deciso tagli fiscali per i datori di lavoro nel tentativo di incoraggiare il reclutamento di personale.
Sforzi che finora hanno avuto scarso impatto. Il tasso di disoccupazione in Francia, che viene pubblicato trimestralmente dall'istituto di statistica, Insee, ha rilevato un trend al rialzo per tutta la durata della presidenza di Hollande. Gli ultimi mostrano che il tasso di disoccupazione era pari al 10,4% alla fine del 2014 e l'istituto di statistica stima che continuerà salire fino a raggiungere il 10,6% entro la metà del 2015.
Il ministro del lavoro francese François Rebsamen pur riconoscendo l'aumento del numero di disoccupati, ha detto che il ritmo di crescita è rallentato. “L'inizio del 2015 segna ancora un periodo di miglioramento del trend, anche se è per il momento insufficiente a garantire una diminuzione regolare del numero di chi cerca lavoro”, ha detto Rebsamen.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero del lavoro, le persone in cerca di lavoro sono salite dello 0,4% nel mese di marzo a 3,5 milioni di unità rispetto a febbraio. Il record precedente era stato fissato nel mese di dicembre.
Si tratta di un duro colpo per il presidente Francois Hollande che ha basato la sua compagna elettorale proprio sull'abbattimento della disoccupazione in vista delle elezioni nel 2017.
Il leader dei socialisti di centro-sinistra ha cercato di affrontare il problema da più angolazioni. Introducendo, dopo il suo insediamento nel 2012, sistemi di sponsorizzazione di posti di lavori, e l'anno scorso ha deciso tagli fiscali per i datori di lavoro nel tentativo di incoraggiare il reclutamento di personale.
Sforzi che finora hanno avuto scarso impatto. Il tasso di disoccupazione in Francia, che viene pubblicato trimestralmente dall'istituto di statistica, Insee, ha rilevato un trend al rialzo per tutta la durata della presidenza di Hollande. Gli ultimi mostrano che il tasso di disoccupazione era pari al 10,4% alla fine del 2014 e l'istituto di statistica stima che continuerà salire fino a raggiungere il 10,6% entro la metà del 2015.
Il ministro del lavoro francese François Rebsamen pur riconoscendo l'aumento del numero di disoccupati, ha detto che il ritmo di crescita è rallentato. “L'inizio del 2015 segna ancora un periodo di miglioramento del trend, anche se è per il momento insufficiente a garantire una diminuzione regolare del numero di chi cerca lavoro”, ha detto Rebsamen.
