Marchionne deluso: i lavoratori bocciano
il rinnovo del contratto Usa con la Uaw

Venerdì 2 Ottobre 2015
Sergio Marchionne con il numero uno della Uaw Williams
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​DETROIT - I dipendenti di Fca negli Stati Uniti bocciano il nuovo contratto di lavoro: il 65% dei lavoratori aderenti al United Auto Workers ha respinto l'intesa raggiunta fra Fca e il sindacato. Si tratta della prima volta in 30 anni che un accordo preliminare sul contratto di lavoro viene bocciato dai membri del Uaw.



La bocciatura è una sconfitta per il presidente del Uaw, Dennis Williams, da molti considerato un possibile “alleato” di Sergio Marchionne nella più grande partita delle alleanze. Williams dovrà decidere se tornare al tavolo delle trattative con Fca, se indire uno sciopero o se sospendere le trattative mentre il sindacato di siedera' al tavolo con General Motors o Ford. Le altre due sorelle di Detroit aveva guardato all'accordo raggiunto da William e Sergio Marchionne con scetticismo, ritenendolo «troppo ricco».



Il no per Marchionne rappresenta una nuova grana in attesa dell'initial public offering di Ferrari e dopo l'ammissione di «apparenti discrepanze» nella comunicazione alle autorità americani dei dati sui reclami per incidenti che hanno causato morti o feriti. E per le quali Fca rischia una nuova sanzione, dopo quella da 105 milioni di dollari per le mancanze nei richiami di veicoli, inclusi i modelli più vecchi di Jeep. Plaude al processo di voto il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini.



«È un esempio di democrazia sindacale e industriale da imitare, visto che in Italia non è mai stato possibile permettere a tutti i dipendenti di potere votare sull'accordo che li riguarda senza ricatti» afferma Landini. Il no dei lavoratori arriva mentre le vendite degli Stati Uniti di Fca balzano in settembre del 14%, registrando il 66mo mese consecutivo di crescita. Fca si dice «delusa» dal risultato su un accordo che riteneva essere un «compromesso equo», in grado di centrare un doppio obiettivo.



Da un alto concedere un riconoscimento e un premio all'impegno dei dipendenti, dall'altra parte la possibilità di continua a essere competitiva. «La natura ciclica dell'industria automobilistica richiede che venga riconosciuto il bisogno di premiare i dipendenti durante i periodi di prosperità, ma anche il bisogno di tutelarsi da inevitabili contrazioni del mercato.



Questo accordo centrava tutti e due gli obiettivi» afferma Fca, sottolineando che i «ricordi dell'esperienza del 2009 sono ancora vivi nella memoria di molti di noi a Fca. Questi ricordi rafforzano la risolutezza della leadership di Fca a non lasciare che tali eventi si ripetano». Fca assicura che continuerà ad «assumere decisioni sulla base degli obiettivi industriali, siamo impazienti di continuare il dialogo con il Uaw».



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