(Teleborsa) - La combinazione tra la contrazione dei prestiti bancari a famiglie e imprese, il calo dei consumi e il crollo del PIL ha spinto il Nordest verso la deflazione.
A dirlo è l'Ufficio studi della CGIA (Associazione di Confartigianato che riunisce gli artigiani e le piccole imprese di Mestre e che si occupa di studi e statistiche) secondo cui nel 2014, in 3 Province su 13 l'andamento dei prezzi è stato negativo: -0,2 per cento a Pordenone e a Verona, -0,1 per cento a Treviso. In altre 4, invece, l'inflazione non ha registrato nessuna variazione: ciò è avvenuto a Venezia, a Gorizia, a Belluno e a Vicenza. A Trieste (+0,1%), a Udine (+0,1%), a Padova (+0,2%), a Rovigo e a Trento (+0,4%), invece, l'aumento è stato modestissimo. Solo a Bolzano la crescita è stata superiore all'unità: precisamente all'1,1%.
Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 15:31
A dirlo è l'Ufficio studi della CGIA (Associazione di Confartigianato che riunisce gli artigiani e le piccole imprese di Mestre e che si occupa di studi e statistiche) secondo cui nel 2014, in 3 Province su 13 l'andamento dei prezzi è stato negativo: -0,2 per cento a Pordenone e a Verona, -0,1 per cento a Treviso. In altre 4, invece, l'inflazione non ha registrato nessuna variazione: ciò è avvenuto a Venezia, a Gorizia, a Belluno e a Vicenza. A Trieste (+0,1%), a Udine (+0,1%), a Padova (+0,2%), a Rovigo e a Trento (+0,4%), invece, l'aumento è stato modestissimo. Solo a Bolzano la crescita è stata superiore all'unità: precisamente all'1,1%.