Dalle “bionde” ai profumi,
la contraffazione non conosce crisi

Lunedì 15 Settembre 2014
Dalle “bionde” ai profumi, la contraffazione non conosce crisi
VENEZIA - C' un'attivit che sembra non conoscere mai crisi anche se, paradossalmente, essa stessa fonte di crisi: la contraffazione. Ogni anno la vendita di merci “taroccate”, un problema molto sentito anche nell'Unione Europea, fattura così tanti miliardi di euro che molte agenzie di statistica, Istat compresa, hanno deciso di includere il sommerso nel calcolo del PIL.



La prova del fatto che la contraffazione non conosce crisi arriva dai numerosi sequestri di merce da parte dell'Agenzia delle Dogane. Nelle scorse settimane, per esempio, l'ufficio di Cagliari ha bloccato un carico di profumi contraffatti di diverse marche, per i quali i titolari del diritto di proprietà intellettuale hanno dichiarato la contraffazione dei prodotti. Questa merce “taroccata”, che viaggiava all'interno di un container caricato su una nave proveniente dall'India con destinazione finale USA, se immessa sul mercato avrebbe fruttato 1,240 milioni di euro. Anche il commercio di sigarette non conosce crisi, come dimostra il recente sequestro all'Ufficio Dogane di Malpensa di 169 stecche di “bionde” provenienti da San Pietroburgo.
Ultimo aggiornamento: 19:54

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