Alitalia-Etihad, accordo vicino,
ma i soci chiedono ultime modifiche

Mercoledì 6 Agosto 2014 di Rosario Dimito
Alitalia-Etihad, accordo vicino, ma i soci chiedono ultime modifiche
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Poste alza l’esborso da 70 a 75 milioni facendo sgonfiare la tensione salita l’altra sera tra i soci italiani. E spianando la strada all’accordo fra Alitalia e Etihad che, salvo nuovi imprevisti, dovrebbe essere firmato venerdì 8. Anche se, nell’incontro di ieri sera con James Hogan, gli azionisti avrebbero tentato in extremis di ammorbidire alcune condizioni. «Penso che il deal stia procedendo nella direzione giusta e che si sia vicini alla firma dell'accordo», ha detto Federico Ghizzoni, ceo di Unicredit, al termine del suo cda dove si sarebbero levate alcune voci critiche (Luigi Maramotti e Manfred Bishoff) sulla convenienza ad accollarsi un onere ancora maggiore. Indietro, però, non si può tornare anche perchè su Ghizzoni e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), sarebbe intervenuto, nelle ultime ore, Matteo Renzi facendo intendere che la pretesa di far aumentare i sacrifici di Poste non sarebbe praticabile. Il Tesoro ha chiesto alle banche di «fare la loro parte», perchè Poste «non può fare la banca delle banche», hanno riferito fonti di via XX settembre, dopo il vertice (dalle 12 alle 14) convocato da Fabrizio Pagani, consigliere del Ministero dell’Economia, per ricucire il nuovo strappo di lunedì sera. C’erano Francesco Caio (Poste), Giovanni Castellucci (Atlantia), Alessandro Decio (Unicredit) e, collegato in call, Messina. Dal vertice è uscita una fumata quasi bianca: Poste aumenta la contribuzione a 75 milioni sempre nella Midco, la società cuscinetto ideata dall’avvocato di Caio, Franco Gianni, per esaudire la richiesta di Etihad del consolidato fiscale a carico della vecchia Alitalia che comprenda, quindi anche la New Alitalia. E siccome gli arabi hanno chiesto di dotare New Az di 200 milioni e di capitalizzare la Old Az con 100 milioni per fronteggiare i contenziosi in piedi, i soci italiani dovranno quindi ripartirsi 225 milioni: sembra che a questo punto anche Atlantia si sia convinta di accettare, partecipando con 55-60 milioni, al fianco di Intesa (85-90) Unicredit (75-80). E le due banche dovrebbero fare un finanziamento-ponte ad Alitalia di 100-150 milioni, a breve, per rinforzare la liquidità, in attesa che arrivino i soldi definitivi. Al prestito ponte non parteciperà Poste.
Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 10:19

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