I Dear Jack intervistati dalle fan:
«Voi sapete come renderci felici»

Mercoledì 4 Marzo 2015 di Redazione Online
I Dear Jack intervistati dalle fan: «Voi sapete come renderci felici»

MESTRE - Alle 15.30 in punto le fan selezionate per l'intervista ai Dear Jack erano già sulla porta d'ingresso del Gazzettino, come da accordi.

Ma già dalla 12 alcune ragazzine escluse dalla selezione, sapendo dei nostri ospiti, passeggiavano nervosamente lungo la strada davanti al giornale nella speranza di veder comparire Alessio Bernabei, Alessando Presti, Francesco Pierozzi, Lorenzo Cantarini e Riccardo Ruiu.

Loro sono atterrati all'aeroporto di Tessera puntuali e alle 16 si sono presentati in via Torino 110 mentre le "giornaliste per un giorno" da mezz'ora intonavano le loro canzoni nell'attesa.

Urla e telefonini al cielo per foto e video al loro ingresso, poi dopo i saluti via alle domande. E così Elena Marsiglio di Jesolo, la più piccola 11 anni appena compiuti, chiede loro la cosa che più odiano, poi tocca a Martina Bidinotto di Mestre sapere che canzone dedicherebbero alle fan (rispondono "Ciao come stai", "Il mondo esplode", "Fino all'impossibile"), Ludovica Pastore di Marghera si sofferma sull'effetto che hanno avuto nel cuore delle mamme («W le mamme, è bello sapere che anche per i più grandi ci seguono»), Anna Cominato di Adria li interroga invece su quando hanno capito che la musica poteva diventare un lavoro («la musica ti arriva quando meno te l'aspetti»). I Dear Jack rispondono sempre divertiti ai quesiti, passandosi il microfono l'un l'altro, senza far mistero di preferire le domande del loro pubblico giovanissimo a quelle dei giornalisti di professione («Gazzettino escluso», sottolinea Alessio ridendo).

Aurora Lorenzetto di San Biagio di Callalta vuole sapere quale sia il personaggio più importante incontrato nella loro vita e c'è chi, senza far mistero, risponde Maria De Filippi e il loro discografico Lorenzo Suraci. Pepata la domanda Beatrice Zaia di Vittorio Veneto: «Descrivete i vostri compagni con un aggettivo, ma siate cattivi...».

E qui partono le frecciate, bonarie e no, ma che comunque lasciano trasparire come i Dear Jack siano un gruppo compatto che prima di suonare sa divertirsi.

Giorgia Miazzi di Vescovana (Pd) vuole sapere il significato dei tatuaggi, (e loro partono con la descrizione, tranne Lorenzo che non ha), Alice Ropa di Mestre li ringrazia perchè la loro musica la rende felice e vuol sapere cosa sia la felicità per loro («sappiamo di avere una grossa responsabilità con le giovani adolescenti cher seguono»); Martina Meggiolato di Montecchio Maggiore chiede come è stato tornare nello studio di "Amici" («un po' come tornare a scuola dopo il diploma»), Alessia Vignola di Vigonza li interroga sull'importanza dei loro genitori (Riccardo: «E' stato mio padre a obbligarmi ad accettare di entrare nei Dear Jack»).

L'ultima domanda di Arianna Baldan di Campagna Lupia: cosa pensate prima di salire sul palco? C'è chi ha detto la mamma, Alessandro pensa agli indiani, altri spengono il cervello e iniziano a suonare.

Alle 17 si riparte: tocca agli autografi alle "Nave de vero" dove li attende un bagno di folla.

Ma prima foto di gruppo con i Dear Jack, e foto di gruppo della mamme (alcune quasi più emozionate delle figlie) con i Dear Jack.

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 14:43

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