Ballarò sfida aperta a Floris: «Non
ci accontentiamo di pareggiare»

Lunedì 15 Settembre 2014
Ballarò sfida aperta a Floris: «Non ci accontentiamo di pareggiare»
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​Matteo Renzi non ci sar e causa impegni - precisa Massimo Giannini - non credo sar da nessuna parte.

Né a Ballarò, quindi, né a diMartedì dell'amico-rivale Giovanni Floris. Zero a zero e palla al centro. L'ex vicedirettore di Repubblica si dice convinto che la gara non si giochi sugli ospiti, che quello che conta sono i contenuti, ma è chiaro che, nella sfida tra talk più attesa della stagione, avere il premier in studio avrebbe rappresentato un buon punto di partenza. Sfida tutta nuova per Giannini, che, pur abituato a dire la sua sulle poltroncine del programma di Rai3, è alla prima esperienza televisiva.



«Mai - confida in conferenza stampa - avrei immaginato di trovarmi di fronte a tanti colleghi venuti qui per ascoltarmi». Si parte domani sera (con durata più lunga, fino a mezzanotte) e per la prima volta Ballarò avrà un temibile concorrente su La7. Facile immaginare che il giorno dopo gli occhi siano tutti puntati sull'Auditel. «È chiaro che guarderò i dati - ammette -. Ma non mi fascerò la testa se saranno negativi. Il campionato è lungo. Anzi credo sia un campionato diverso, perchè noi giochiamo nel servizio pubblico».



Più esplicito il direttore di Rai3, Andrea Vianello: «Difficile fare previsioni. Un pareggio? Non sarei contento». Primo ospite del faccia a faccia con Giannini sarà Romano Prodi, al ritorno in tv, poi ci saranno il sottosegretario Graziano Delrio e probabilmente il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.



Tra le novità della nuova (la 13/a) edizione, oltre alla sigla arrangiata da Ivano Fossati, «un contributo culturale» di Ilvo Diamanti, le tabelle della sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi Alessandra Ghisleri («è un cortocircuito divertente - spiega il conduttore -, non dico che faremo Sandra e Raimondo, ma insomma...») e la sit-com «Il candidato» con Filippo Timi nei cinque minuti finali.

Il colpo della prima puntata è però Roberto Benigni. «Sarà una sorpresa - si limita a dire Giannini -. Verrà gratis, è un regalo a Ballarò e alla Rai». Per le puntate successive, assente Maurizio Crozza rimasto alla corte di Floris, «un avvicendamento tra le migliori firme della satira italiana è parte dell'innovazione che vogliamo apportare». Fiorello, Littizzetto? «Tutti i nomi - dice Giannini - sono in campo». Quello che conta, però - sottolinea il conduttore - «è la squadra. Abbiamo una redazione formidabile. Il conduttore è importante, ma gli inviati lo sono di più», aggiunge leggendo i nomi di tutti i suoi collaboratori. «Vorrei - spiega - che le porte si aprissero a quello che succede fuori, più di quanto accade ora, per recuperare il rapporto con il territorio». Un modo per «abbassare il rumore di fondo provocato dal chiacchiericcio dei politici che allontana gli spettatori».



Nella scorsa stagione, un po' come gli altri talk, anche Ballarò ha perso ascolti: passando dal 16% al 13% di share media. «Il modulo funziona, rivoluzioni non servono - assicura Giannini -. C'è stato però un calo e qualcosa va cambiato».

Intanto, meno spazio ai politici, soprattutto quelli inviati dall'ufficio stampa all'ultimo momento per rispetto della par condicio. «Inviteremo solo chi ha qualcosa da dire - assicura -. L'obiettivo non è avere un politico purchè sia, ma averlo se serve e quando serve». Poi «solo buon giornalismo, nè di destra, nè di sinistra, anche se non posso svestirmi della mia identità e del mio passato».



Giannini ringrazia la Rai per «la scelta coraggiosa» di chiamarlo. «In passato - afferma replicando alle polemiche sollevate dall'Usigrai per una sua frase ritenuta irrispettosa nei confronti dei colleghi della tv pubblica - ho guardato alla Rai con pregiudizio, accodandomi al pensiero comune che la vedeva come un carrozzone. Devo dire che sono rimasto meravigliato in positivo dalla professionalità dei colleghi».



Nessuna conferma sul suo ingaggio, che indiscrezioni vorrebbero aggirarsi sui 900 mila euro per i due anni di contratto, Vianello però assicura che le notizie sull'incremento dei costi per puntata del talk rispetto al passato «sono false. Ballarò è il programma di Raitre con il miglior rapporto costo-beneficio e i costi complessivi sono in linea con l'anno scorso». Vianello difende anche la scelta di un esterno: «la Rai deve avere la capacità di attrarre. Deve scegliere tra i campioni e io considero Giannini un campione».
Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 09:50

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