Alessandro Casillo, divo a 15 anni: «Grazie al rosario di suor Argia»

Sabato 18 Febbraio 2012
Alessandro Casillo
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SANREMO - Alessandro Casillo il vincitore dei Giovani di Sanremo Social. Sicuramente la fama televisiva ha giocato in suo favore. Ma forse ad aiutarlo stato un portafortuna molto particolare: un rosario.



Sono credente. «Sono credente e una suora di Sanremo, suor Argia, mi ha regalato un rosario, come portafortuna», racconta Alessandro, un po' intimidito dalla conferenza in sala stampa all'Ariston all'indomani della vittoria con il brano 'È vero' edito dall'etichetta discografica Rti.



Idolo delle teenager. Casillo, 15 anni, padre chef di Pompei e mamma infermiera di Castelvolturno, lanciato dal talent show di Gerry Scotti Io canto in onda su Canale 5 (e oggi è arrivato anche il plauso di Mediaset), alla fine della sua performance è scoppiato a piangere: «Sono abituato a vedere le ragazze che urlano, ieri sera avere davanti a me dei signori anziani che si alzavano e mi battevano le mani, mi ha commosso».



Pensi di essere stato avvantaggiato dalla notorietà televisiva? «Ho avuto la possibilità di farmi conoscere prima di venire qui. Poi abbiamo saputo che potevamo inviare il video su Facebook, l'abbiamo fatto, ci abbiamo provato. Siamo stati fortunati. Io qui volevo solo salire sul palco e fare bella figura».



Il racconto. «Faccio una vita normale, come tutti ragazzi della mia età. Finora ho dovuto mantenere un'immagine, molti mi seguono per quello. Sinceramente non ho mai pensato a Sanremo come a una gara dove devi vincere. Volevo fare una bella esperienza. Sono entrato e mi sono divertito. Ora spero di continuare a fare musica, vorrei scrivere anch'io qualche testo. Sono felice, per me è già una vittoria aver fatto tutto questo in così poco tempo». A 'Io canto' ha duettato con tanti artisti, italiani e stranieri, ma qui a Sanremo, se ne avesse avuto la possibilità, l'avrebbe fatto con Francesco Renga, «un grande artista».



All'indomani nella vittoria è ancora emozionato: «Avevo una grande responsabilità, ho dovuto dimostrare di saper mantenere il palco. Nella prima performance sono partito così così, per l'emozione». È stata un'esperienza «molto diversa» da 'Io canto': «Ho avuto l'occasione di conoscere bene i miei coetanei, eravamo una grande famiglia. Qui c'è molta più tensione, agitazione. Il palco è qualcosa di molto importante, mette molta ansia, molto terrore».



Per l'impegno sanremese ha dovuto mettere un po' da parte la scuola. «Ma i professori mi sostengono, non posso fare altro che ringraziarli. Ora però dovrò recuperare con la scuola», aggiunge Alessandro, che frequenta la seconda superiore di un istituto tecnico di Milano. La vittoria la dedica a Gerry Scotti ( che dice «ha vinto tutto il lavoro e l'amore che ci mettiamo noi. E il rispetto che abbiamo per i nostri ragazzi»), al regista Roberto Cenci, ai suoi genitori e i suoi amici. Ma non ha potuto leggere i messaggi con i complimenti: «Ieri ho perso il cellulare», conclude ridendo. Stasera si esibirà di nuovo nella serata finale del Festival che l'ha consacrato.




Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 19:07

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