Papa Francesco ha scelto il vicentino
Parolin: sarà il nuovo segretario di Stato

Venerdì 30 Agosto 2013 di Franca Giansoldati
Papa Francesco ha scelto il vicentino Parolin: sarà il nuovo segretario di Stato
CITTA’ DEL VATICANO - Il cardinale Tarcisio Bertone lascia l’incarico. Il Papa, dopo un periodo di riflessione e dopo essersi consultato con alcuni cardinali di fiducia, tra cui il cardinale Maradiaga e il decano del Collegio Cardinalizio, Angelo Sodano, ha maturato la scelta sulla persona che rivestirà l’incarico di Segretario di Stato. Si tratta di una decisione assai attesa all’interno della curia e tra gli episcopati che verrà annunciata domani.



Bertone andrà così in pensione anche se non subito, restando ancora un po’ in carica, giusto il tempo per portare a termine alcuni impegni pastorali in agenda, tra cui un pellegrinaggio a Fatima previsto per il 12 ottobre. Poi ci sarà il passaggio delle consegne con Pietro Parolin. Il collaboratore numero uno in pectore attualmente si trova a Caracas, dove dal 2009 riveste il ruolo di nunzio apostolico.



Parolin è nato a Schiavon (Vicenza), nel 1955, ha studiato alla Gregoriana ed è entrato nel servizio diplomatico della Santa sede nel 1986 lavorando prima in Nigeria, poi in Messico e infine in curia, dove ha curato prima i rapporti con l’Italia e, successivamente, lavorando come sotto segretario agli Esteri, seguendo da vicino importanti dossier internazionali tra cui i rapporti con la Cina, il Vietnam, il Kosovo. Bertone conserverà la carica di Camerlengo di santa romana Chiesa e presidente del consiglio di soprintenenza dello Ior. La sua andata in pensione era nell’aria ed attesa proprio dopo le vacanze estive.



Intanto stamattina il Papa ha nominato padre Fernando Vérgez Alzaga, nuovo segretario generale del Governatorato, che così succede a monsignore Giuseppe Sciacca. Vergez, spagnolo, sacerdote dei Legionari di Cristo, è stato per molti anni segretario del cardinale argentino Pironio, già capo del servizio Internet del Vaticano e direttore delle Telecomunicazioni, ma soprattutto uomo di stretta fiducia del Pontefice. Anche in questo caso si tratta di un cambiamento assai sensibile.



Il segretario del Governatorato resta una delle poltrone più scottanti di tutto il Vaticano, dalla quale dipendono la maggior parte degli appalti, l'acquisto di forniture, le assunzioni per i musei, per la gendarmeria, e gli impiegati nei settori dei vari servizi. Insomma un centro più che nevralgico, crocevia di attenzioni e dal quale transitano fiumi di denaro. Papa Francesco per questo delicato compito ha scelto uno spagnolo che conosce da tempo. Esce così di scena monsignor Giuseppe Sciacca destinato invece ad affiancare il cardinale Burke alla Segnatura Apostolica, il supremo tribunale d'Oltretevere, paragonabile alla cassazione. Sciacca, di formazione giuridica, tornerà ad occuparsi di codici, canoni e casi giudiziari, lasciando il compito di seguire l'iter di importanti appalti a padre Vergez Alzaga.



Il ruolo di segretario generale del Governatorato era stato al centro dello scandalo dei Vatileaks, dopo che il predecessore di Sciacca, monsignor Viganò, attuale nunzio apostolico negli Stati Uniti, aveva denunciato a Benedetto XVI l'esistenza di un filone di corruttela. Tante cose a Viganò non tornavano e così prese carta e penna per fare presente al pontefice che esisteva una situazione da correggere. La denuncia non portò fortuna a Viganò che dopo poco fu "promosso" ad un altro incarico. Un defenestramento voluto anche dal segretario di Stato Bertone, tra coloro che premettero per la rimozione.
Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 19:16