MONTEBELLO (Vicenza) – (Gz) Una colonia di gatti composta da una decina di esemplari, che era seguita dai volontari di “Gattoovest Arzignano” a Montebello, sterminata con il veleno. A darne notizia è stata Anita Perlotto, una delle volontarie, sulla pagina Facebook del gruppo.
«Purtroppo questa sera – ha postato ieri - sono costretta a darvi una notizia che speravo di non dover mai comunicare in vita mia. Alcuni mici di una colonia felina seguita da noi volontarie di gattoovest sono stati avvelenati. Non voglio spendere inutili parole per chi ha compiuto un gesto simile… non servirebbero ad esprimere il disprezzo che provo. Non sono nemmeno capace di immaginare come si possa pensare di fare una cosa del genere, di infliggere una morte così dolorosa a dei gatti che non danno alcun fastidio. Non si vedono mai, sono stati quasi tutti sterilizzati e non vagano alla ricerca di cibo perché li alimentiamo noi in un posto isolato. È stato un atto di pura violenza gratuita. Ma andremo a fondo questa volta»
«Siamo passate sopra gli insulti e le minacce, ascoltando e passando oltre perché mosse da un ideale che adesso sentiamo ancora più forte: dare voce a chi non ne ha, a chi non è in grado di difendersi, ma questa volta faremo tutto il possibile per cercare il responsabile - continua Anita Perlotto - e per trovare il modo di proteggere quelle povere creature. Se già prima ero convinta che il nostro operato fosse giusto e doveroso, adesso è diventata una certezza».
La notizia ha suscitato decine e decine di commenti indignati. C’è il timore che bocconi avvelenati possano mietere altre vittime.
Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 11:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Purtroppo questa sera – ha postato ieri - sono costretta a darvi una notizia che speravo di non dover mai comunicare in vita mia. Alcuni mici di una colonia felina seguita da noi volontarie di gattoovest sono stati avvelenati. Non voglio spendere inutili parole per chi ha compiuto un gesto simile… non servirebbero ad esprimere il disprezzo che provo. Non sono nemmeno capace di immaginare come si possa pensare di fare una cosa del genere, di infliggere una morte così dolorosa a dei gatti che non danno alcun fastidio. Non si vedono mai, sono stati quasi tutti sterilizzati e non vagano alla ricerca di cibo perché li alimentiamo noi in un posto isolato. È stato un atto di pura violenza gratuita. Ma andremo a fondo questa volta»
«Siamo passate sopra gli insulti e le minacce, ascoltando e passando oltre perché mosse da un ideale che adesso sentiamo ancora più forte: dare voce a chi non ne ha, a chi non è in grado di difendersi, ma questa volta faremo tutto il possibile per cercare il responsabile - continua Anita Perlotto - e per trovare il modo di proteggere quelle povere creature. Se già prima ero convinta che il nostro operato fosse giusto e doveroso, adesso è diventata una certezza».
La notizia ha suscitato decine e decine di commenti indignati. C’è il timore che bocconi avvelenati possano mietere altre vittime.
