Il traffico di cuccioli di cane,
tesoro per i criminali

Sabato 21 Novembre 2015
Il traffico di cuccioli di cane, tesoro per i criminali
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UDINE - Il traffico di cuccioli di cane «è un fenomeno noto e sempre più diffuso, il secondo mercato nero più redditizio al mondo, dopo quello della droga».



Ad affermarlo è stato Giuseppe Stornello, comandante della Polizia Stradale della provincia di Udine, che proprio in questi giorni ha smantellato un traffico di cani dalla Slovacchia mettendo in salvo 49 cuccioli.

Gli animali sono stati «adottati nell'arco dello stesso giorno in cui sono stati sequestrati», aggiunge il comandante. «Si tratta di un mercato facile e redditizio perché si compra a poche centinaia di euro e si rivende a migliaia di euro in Italia - afferma Stornello - All'estero un cucciolo di cane vale economicamente fino a 20 volte in meno del suo corrispettivo italiano. Un cane di razza nato in un allevamento dell'Est può essere venduto al trafficante a 200 euro e rivenduto dallo stesso in Italia anche a 1500 euro. L'acquirente molto spesso viene truffato con documenti contraffatti che attestano false caratteristiche del cane».



In Italia i cuccioli sono messi in vendita in negozi e allevamenti, esposti in fiere itineranti, venduti persino presso i caselli autostradali e su Internet, segnala la Lav, Lega antivivisezione, che sul suo sito web evidenzia come «i cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere 'fabbriche di cuccioli', strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere.
Una volta raggiunti i 30-40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese».
Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 22:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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