PADOVA - Il suo nome è salito alla ribalta del grande pubblico ai Giochi Olimpici Europei di Baku, dove ha conquistato due argenti nei 200 e nei 400 misti, ma gli addetti ai lavori già conoscevano da tempo Ilaria Cusinato e le sue capacità di nuotatrice.
Rientrata in Italia, la sedicenne di San Martino di Lupari ha avuto solo modo di festeggiare con gli amici per poi ritornare subito in piscina e preparare i tricolori di categoria che si terranno a Roma nel mese di agosto. «Ho avuto modo di vedere assai poco della capitale atzera - esordisce - perché stavano quasi sempre in Casa Italia, ma mi sono resa conto che il centro è moderno, mentre nel resto domina la sabbia.
Studentessa al terzo anno del liceo linguistico, Ilaria ha un'idea molto chiara del nuoto. «Anche da noi non mancano i personaggi. Michael Phelps, per esempio, ha ben venti milioni di fans, ma non girano gli stessi soldi del calcio».
«Mi è sempre piaciuto nuotare fin da bambina - chiarisce - ma poiché c'è stato un momento che non mi sono trovata bene nella piscina vicino casa, ho deciso di dedicarmi alla danza classica. Ma appena che ho avuto la possibilità di andare a Cittadella, intorno ai dieci anni e mezzo, - purtroppo tardi - ho ripreso e ne sono molto felice, perché non lo vedo come una fatica o una noia. Nuotare mi diverte tantissimo, perché quello che faccio in acqua mi serve per ottenere un risultato. Intanto adesso che non c'è scuola, posso allenarmi anche due volte al giorno. Così so che ho anche la possibilità di poter, un giorno, concretizzare il mio sogno, quello di partecipare ad un'Olimpiade».