Turista pestato: «Prima del pugno
mi ha detto: "Sono albanese, e posso
tagliarti la gola"»

Giovedì 24 Settembre 2015 di Roberta Brunetti
Turista pestato: «Prima del pugno mi ha detto: "Sono albanese, e posso tagliarti la gola"»
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VENEZIA - L’occhio nero, i denti rotti, le fratture al volto. Gunther Van Eyck porta sul corpo i segni del pestaggio subito lunedì pomeriggio, in campo San Zulian, dal personale del vicino ristorante "Casanova". Questo turista belga, 42enne, che ad Anversa ha una società di riparazioni navali, è ancora ricoverato al Civile, ma non si tira indietro quando gli si chiede la sua versione dei fatti.





LA VIDEOINTERVISTA







Tutto comincia lunedì, quando poco dopo le 14, la coppia arriva in albergo, esce e decide di andare al ristorante. L’origine è un’ordinazione sbagliata: la signora vorrebbe una bistecca in salsa bernese, ne arriva una al pepe. «Il cameriere riconosce l’errore e la porta via per cambiarla - continua Van Eyck - Dopo dieci minuti, però, ci arriva la stessa bistecca, ripulita, con un’altra salsa sopra, che non è la bernese. Una salsa cattiva, amara... Mia moglie non riesce a mangiarla. A quel punto chiediamo il conto e per la bistecca ci chiedono 28 euro. Ribatto che non è corretto. Che quella non era una bistecca alla bernese. Il cameriere mi risponde che a Venezia quella è la bernese. Io ribatto che la bernese è uguale dappertutto, come il cappuccino. A quel punto interviene un uomo, immagino il proprietario, che mi guarda male. "Zitto, abbassa la voce nel mio ristorante", mi dice. Io rispondo che sono il cliente. E lui: "Tu non sai chi sono io. Sono albanese. E posso tagliarti la gola" mi dice facendo il gesto con la mano. Poi mi tira un pugno violento all’occhio. Cado a terra, fuori. Arrivano gli altri, mi colpiscono con pugni calci. Non so quanti erano, non so quanto è durato...»...







Ultimo aggiornamento: 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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