PORDENONE - La "banda degli imbucati", ma anche gli "scrocconi seriali". Sono diventati una sorta di incubo per tutti quelli che devono inaugurare un nuovo negozio, l'apertura di una attività o qualsiasi altra cosa che preveda un brindisi e qualche tartina per iniziare con il piede giusto.
L'ORGANIZZAZIONE
Succede anche questo alle inaugurazioni di nuove attività che - per fortuna - continuano ad esserci anche se i tempi di crisi invogliano ben poco ad aprire nuovi negozi. Scrocconi in grande stile, solo che questa volta potrebbero essere stati individuati da alcuni commercianti che avevano deciso di fare una piccola festa alzando le nuove serrande. Per la verità che la "banda degli imbucati" fosse reale a Pordenone e sul territorio della provincia e non una leggenda metropolitana, come magari avviene per altre storie simili, lo avevano constatato tempo fa alcuni esercenti che avevano inaugurato i loro locali. All'esterno, infatti, avevano allestito un banco con un prosciutto già tagliato, una porchetta bella grossa, diversi chili di pane e alcune bottiglie di vino ricercato. Alcuni ospiti erano già arrivati, in gran parte amici o comunque frequentatori dell'attività precedente. «Ad un certo punto - racconta l'oste della trattoria che inaugurava la nuova gestione e che preferisce restare anonimo per evitare rappresaglie - mi sono accorto che il banchetto esterno dove avevo sistemato il rinfresco era circondato da diverse persone. Non ci ho fatto subito caso, anzi, ero contento, perché c'era parecchia gente. Solo che pochi minuti dopo gran parte della roba esposta che doveva servire per l'intera cerimonia, era sparita. Ho visto anche una ventina di persone che avevano in mano due, tre piatti stracolmi. Due avevano anche altrettante bottiglie di vino. Si sono seduti all'esterno, hanno mangiato e poi se ne sono andati».
LE RICERCHE
Si trattava di persone che non erano clienti del precedente locale, non erano amici e neppure conoscenti dell'oste. Perfetti sconosciuti. «Il giorno dopo - racconta ancora - ho voluto sincerarmi con altri colleghi che avevano aperto da poco e che avevano fatto piccoli rinfreschi e praticamente tutti erano stati "assaliti" da questa banda di scrocconi. Tra noi, avevamo tutti una cosa in comune: per avvertire le persone della festa avevamo scritto sui social dell'appuntamento segnando l'ora e il luogo». Ecco fatto: imbucati, scrocconi e pure tecnologici. Già, perché è evidente che la "banda delle cavallette" aveva cercato i luoghi dove ritrovarsi su Facebbok ed era partita con la spedizione punitiva. Non è ancora tutto. Sembra, infatti, ma non ci sono ancora prove concrete anche se sono in parecchi a cercarle, che la banda degli imbucati abbia pure una sorta di chat sulla quale darsi appuntamento per il prossimo banchetto da saccheggiare. Intanto una controffensiva è stata presa: alle prossime inaugurazioni ci sarà un invito ufficiale in carta e il banchetto, dove possibile, sarà all'interno e ben sorvegliato. Chissà se sarà sufficiente.