Pensioni, 330 euro per gli under 67 con malattie invalidanti: quali sono, i requisiti Isee e le domande

La pensione viene corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda

Venerdì 3 Maggio 2024
Pensioni, 330 euro per gli under 67 con malattie invalidanti: quali sono, i requisiti Isee e le domande

Pensioni, 330 euro per gli under 67 con malattie invalidanti.

Si tratta della cosiddetta pensione di inabilità, una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e che si trovano in stato di bisogno economico. Il beneficio è corrisposto agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia. La pensione, come spiega il sito dell'Inps, viene corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.

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Importi

Per l’anno 2024 l’importo della pensione è di 333,33 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. Il limite di reddito personale annuo è pari a 19.461,12 euro. La misura della prestazione, in condizioni particolari di reddito, può essere incrementata di un importo mensile stabilito dalla legge (maggiorazione ex art. 70 legge 388/2000). Ai fini dell’accertamento del requisito reddituale si considerano i redditi personali soggetti ad IRPEF. In sede di prima liquidazione si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati dall’interessato in via presuntiva. Per gli anni successivi si considerano, per le pensioni, i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento, se derivanti da pensione, mentre per le altre tipologie di redditi gli importi percepiti nell' anno precedente. Al compimento dell’età anagrafica per il diritto all’assegno sociale (per il 2021 pari a 67 anni), la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale sostitutivo.

Domanda

Per ottenere la prestazione è necessario anzitutto che la minorazione sia stata riconosciuta nel verbale rilasciato dall’apposita commissione medico legale al termine dell’accertamento sanitario. Nella domanda di avvio del procedimento devono essere inseriti anche i dati socioeconomici: eventuali ricoveri, svolgimento di attività lavorativa, dati reddituali, indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni. L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se fornito dall’utente, e resta disponibile nel servizio Cassetta postale online.

Requisiti

La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti:

- riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
- reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2024: 19.461,12 euro);
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- cittadinanza italiana;
- per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Invio della domanda

La domanda può essere presentata direttamente online sul sito dell’INPS, accedendo al servizio tramite le proprie credenziali, oppure tramite un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS). Con l’eccezione delle domande di aggravamento, non è possibile presentare una nuova domanda per la stessa prestazione fino a quando non sia esaurito l’iter di quella in corso o, in caso di ricorso giudiziario, finché non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.

La tabella

La nuova tabella fa riferimento, secondo i criteri della normativa vigente, all’incidenza delle infermità sulla capacità lavorativa esprimendo il pregiudizio percentuale che su di essa comporta ciascuna menomazione anatomo-funzionale. La tabella prevede sia infermità cui è attribuita una percentuale "fissa", sia infermità per le quali l’invalidità è riferita a una o più fasce successive di dieci punti percentuali, individuate secondo classi funzionali definite in base a criteri di evidenza clinica. Per alcune infermità sistemiche o con possibili complicanze a carico di molteplici organi e apparati, che mal si prestano ad una esauriente distinzione in classi funzionali, si è scelto di accorpare più fasce di invalidità in una sola voce tabellare, indicando un range superiore ai 10 punti percentuali e specificando criteri e modalità di valutazione in rapporto a natura e gravità delle complicanze.

 

Le malattie

Alcune patologie si suddividono in base all’apparato di riferimento:

- cardiocircolatorio (aritmie, coronopatie, disfunzioni cardiache);
- respiratorio (broncopneumopatie, interstiziopatie, trapianti di polmoni);
- digetente (stenosi, cirrosi, trapianti, infiammazioni intestinali croniche);
- urinario (insufficienza renale cronica, trapianti di reni);
- endocrino (diabete mellito, insufficienza corticosurrenale, acromegalie, sindrome di Cushing);
- osteoarticolare (amputazioni complete o parziali, perdita delle mani).

 

Il sostegno

Hanno diritto a un sostegno anche tutti quei soggetti che alla nascita sono stati colpiti da malattie congenite, ematologiche, neoplastiche e reumatiche rare come:

- fibrosi cistica (che prevede una certificazione di invalidità che va dal 51 al 100%);
- la sindrome di Patau (una mutazione genomica rara che provoca danni gravi al sistema nervoso centrale e all’apparato circolatorio);
- la sindrome di Down;
- la monosomia 5p (malattia caratterizzata da un pianto che ricorda il miagolio di un gatto);
- la sindrome di Edwards;
- la sindrome di Sjogren;
- il lupus;
- l’osteogenesi;
- l’oloprosencefalia alobare e semilobare;
- l’artrite reumatoide;
- artrite psoriasica;
- l’artrosi;
- la talassemia;
- l’aids.

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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