Maltempo, massi e frane invadono le strade del Giro d'Italia. Possibili modifiche alla tappa Mortegliano-Sappada

Due diverse frane dal versante ad Arta. Oggi un vertice, c'è un percorso alternativo

Sabato 18 Maggio 2024 di David Zanirato
Maltempo, massi e frane invadono le strade del Giro d'Italia. Possibili modifiche alla tappa Mortegliano-Sappada

Rischio di un leggero spostamento del passaggio del Giro d'Italia sulle strade del territorio comunale di Arta Terme. Alcuni massi del diametro di un metro cubo sono precipitati nella notte del 16 maggio sulla ex strada provinciale 40, nel tratto compreso tra Cedarchis e Rosa dei Venti, la vecchia strada per Paularo, a causa delle abbondanti precipitazioni. Proprio da questa arteria "alta" dovrebbero passare i ciclisti diretti poi verso la val d'Incarojo e quindi al Passo Duron nella tappa di venerdì 24 maggio, la Mortegliano-Sappada. La decisione definitiva sarà presa mercoledì, dopo i sopralluoghi che verranno fatti post operazioni di messa in sicurezza e disgaggi del versante.

Una corsa contro il tempo. A specificarlo ieri sia il sindaco di Arta Terme, Andrea Faccin, sia il responsabile dell'organizzazione di tappa per il Fvg, Paolo Urbani, che ieri hanno effettuato le prime verifiche sul posto, assieme ai vigili del fuoco, la Protezione civile e i tecnici comunali.


I DETTAGLI

Il tratto di strada interessato è lungo circa 150 metri ed era appena stato asfaltato. I massi sono precipitati una prima volta all'alba, una seconda volta intorno alle 8.30. «Segno ha commentato il sindaco Faccin che il versante è ancora in movimento. Nel pomeriggio sono intervenuti i tecnici dell'Edr». La strada è stata chiusa all'alba, da località Rosa dei venti a località Cec. Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento permanente di Tolmezzo, che hanno operato dalle 5 alle 9 del mattino, e poi una ditta incaricata per il disgaggio che stava già operando in zona. «La strada ha aggiunto poi Urbani è stata oggetto di importanti lavori di asfaltatura da parte dell'Edr e di notevoli interventi di sfalci e potature. È chiaro che in questo momento verrà valutata la situazione dal punto di vista geologico. Speriamo tutto si rivolva per il meglio. Ne parleremo comunque anche domani mattina (oggi, ndr) nel corso di un nuovo vertice in Prefettura». Nel caso in cui per motivi di sicurezza si decina di non transitare lungo quel tratto, è pronta l'alternativa poco più a valle, ovvero dal ponte di Cedarchis si percorrerà subito a destra la ex strada provinciale 23, della Val d'Incarojo, passando per Piedim.


LA CONTA

Il maltempo in Alto Friuli ha riportato nuovamente sotto la lente anche la frana di Cazzaso di Tolmezzo. A seguito dei risultati del monitoraggio rafforzato, che hanno evidenziato uno spostamento di una porzione del movimento franoso, della grande quantità di pioggia caduta al suolo e avuto riguardo a quanto contenuto nel piano di evacuazione della frazione tolmezzina, il sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini, d'intesa con la protezione civile regionale, ha firmato un'ordinanza contingibile e urgente, la n. 15 del 17 maggio 2024, con la quale è stata disposta la chiusura della strada comunale nel tratto dal cimitero di Fusea fino all'ingresso dell'abitato di Cazzaso Nuova. Il sistema di monitoraggio Gps segnala scostamenti e accelerazioni della massa franosa. Due delle 13 centraline hanno superato il livello di allerta minimo, di un centimetro al giorno, riportando movimenti di 1.09cm e 2.29 cm. Ma in passato si è visto di peggio, indica il Comune: a novembre 2023, si erano accese tutte e 13 le centraline.


NEL RESTO DEL FRIULI

Punte di oltre 200 mm sulle Prealpi Carniche; sulla pianura udinese si è andati dai 130 mm della fascia a ridosso del Tagliamento ai 50 mm della zona collinare orientale. Sulla zona montana sono caduti in genere dai 100 ai 150 mm con valori inferiori nel Tarvisiano. Nel corso della notte sono stati segnalati nuovi allagamenti nella zona di Latisana ma anche a Codroipo, Camino al Tagliamento e Precenicco in Provincia di Udine. Nel bacino dell'Isonzo fiumi sotto il livello di guardia, come il Tagliamento a Venzone, mentre all'idrometro di Madrisio è sopra il livello di guardia e registra un valore paria 3,93 m ed è in aumento, il picco di piena a Latisana è previso attorno alle ore 12 di oggi e dovrebbe attestarsi attorno al livello di guardia. Il torrente Cormor all'idrometro di Zavattina ha superato il livello di guardia ed è in aumento, i tecnici di Rfi monitorano la situazione del ponte sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste. A monte il livello all'idrometro di Sant'Andrat è sopra al livello di guardia (a 1.25 m) attivando così le casse di espansione. Sono stati attivati dalla sala operativa oltre 170 volontari con 63 automezzi per la gestione delle problematiche conseguenti all'evento meteo ed il monitoraggio del territorio.

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