ABANO (PADOVA) - Vandalizzate le mura storiche del parco del Montirone, nel pieno centro della città termale. Una porzione che costeggia uno dei camminamenti è stata trovata abbattuta, con frammenti di pietra lanciati tutt’intorno al perimetro. Pochissimi dubbi sul fatto che ci si trovi davanti a un’azione premeditata. Questa è la conclusione cui è giunto l’assessore ai Lavori pubblici Gian Pietro Bano. «Sono stato subito avvertito di quello che era accaduto e ho fatto eseguire un primo sopralluogo dell’area – racconta Bano –. Quello che è accaduto è davvero sconfortante. Evidentemente, ci sono persone che non hanno altro da fare che rovinare i beni pubblici.
«Diamo immagini di degrado»
Fra i primi a segnalare l’episodio, Livio Pezzato, noto medico aponense, scrittore e poeta con un passato di amministratore cittadino come assessore e consigliere comunale. «È un’offesa all’intera storia di Abano – dichiara Pezzato –. Si tratta forse di qualche banda di giovani vandali che agiscono al buio? Nessuno si metterebbe certamente a lesionare muri in pieno giorno con il rischio, magari, di essere visto da qualche turista. Stiamo purtroppo dando troppe immagini di trascuratezza e di degrado».
I precedenti
Il parco del Montirone, uno dei simboli più suggestivi della città termale, è infatti molto frequentato dagli ospiti degli hotel aponensi, che amano trascorrervi molto tempo in un’atmosfera di grande tranquillità a pochi centinaia di metri dal “listòn” cittadino. Ma che purtroppo già in anni passati era stato bersaglio di continue incursioni vandaliche. Ignoti periodicamente imbrattavano di scritte e disegni, non di rado di carattere osceno, la parte interna dei muri perimetrali, le panchine e gli arredi installati lungo il sentiero che dal centro del parco arriva all’ingresso secondario che si affaccia sul perimetro pedonalizzato di Largo Marconi. Discutibili bravate che costringevano l’amministrazione cittadina continui interventi di ripulitura. Nel maggio del 2022 era stato eseguito un progetto di ripristino, che era stato approvato dopo l’arrivo del nullaosta da parte della Soprintendenza del Veneto. Il tutto per un impegno economico per le casse comunali pari a 300mila euro per eseguire opere di rifacimento della muretta esterna e delle aree interne del Parco. Inoltre, un primo programma di riqualificazione dell’antica fonte termale di Abano era stato concluso nella primavera del 2015, al termine di due anni di lavori. Ad essere preso questa volta di mira, come detto, non è stato il muro esterno rimesso a nuovo di recente, ma quello antico che rappresenta uno dei patrimoni storici più significativi della città termale.