Elezioni Europee, confronto a otto: «Serve una Ue più efficace»

Domenica 19 Maggio 2024 di Annalisa Fregonese
Il confronto tra gli otto candidati al Dina Orsi di Conegliano

CONEGLIANO Sono otto i candidati alle elezioni europee che si sono confrontati all'auditorium Dina Orsi. Su invito del Movimento Federalista Europeo, a presentarsi interagendo con il pubblico sono stati Cristina Andretta (Forza Italia), Andrea Bardin (Movimento 5 Stelle), Gabriella Chiellino (Stati Uniti d’Europa), Stefano Dall’Agata (Alleanza Verdi Sinistra), Dario Dongo (Pace Terra Dignità), Alessandro Manera (Lega Salvini), Federica Sabbati (Azione con Calenda), Andrea Zanoni (Partito Democratico). Transizione energetica, fitofarmaci dannosi, basta guerre, più peso alla Ue all'interno del patto atlantico, soprattutto riportare l'Europa accanto ai cittadini che la sentono tanto tanto distante.

LE SFIDE

I Federalisti Europei hanno chiesto ai candidati di firmare l'appello per la riforma dei trattati, sottoscrizione che è stata da loro confermata. L'assunto è che il diritto di veto di un solo Stato membro è per tutti un ostacolo alla crescita dell'Europa e alla sua democrazia. Come ha osservato Alessandro Manera, non sarà facile ottenere che stati come Francia e Germania rinuncino. Eppoi stop ai paradisi fiscali: è paradossale che all'interno della Ue vi siano stati dove le multinazionali aprono la sede favorite da una bassa tassazione, la sottolineatura è di Andrea Bardin e di Andrea Zanoni; per quest'ultimo bisogna arrivare ad un fisco comune. La transizione energetica è il tema del futuro e vi ha insistito molto Gabriella Chiellino. Se sette candidati si sono detti concordi sulla necessità di un corpo di pace europeo, sul rafforzamento della diplomazia, Dario Dongo si è chiaramente discostato: «L'esercito europeo non deve esistere per noi», ha ribadito.

AMBIENTE

Notevole la sottolineatura contro i pesticidi. Per Gabriella Chiellino le “colline Unesco” sono un ottimo punto dal quale partire, perchè l'Unesco vieta l'uso del glifosate. Andrea Zanoni ha rivendicato «l'aver bloccato lo spargimento dei pesticidi con l'elicottero», e per Stefano Dall'Agata «l'ambiente e l'attenzione alla crisi climatica sono il primo impegno». Non è mancata la riflessione su istruzione ed Erasmus, sul fatto che le lauree siano equamente riconosciute in tutti gli stati: «C'è bisogno di investimenti nel settore pubblico per innovazione e ricerca», è il pensiero di Federica Sabbati. Mentre Cristina Andretta ha auspicato un maggiore dialogo fra le imprese e le università. Unione Europea significa anche risorse economiche per i comuni. «A Treviso – ha ricordato Alessandro Manera – sono arrivati 132 milioni di euro tramite il Pnrr». Il candidato della Lega ha poi difeso l’euro, la moneta unica. E proprio Manera è stato protagonista di un siparietto, grazie ad una domanda dal pubblico. «Io sono di sinistra – è stata la provocazione di una signora – ma sentendo ciò che dice mi vien quasi voglia di votarla. Ma Salvini lo sa ciò che lei sta dicendo?», con evidente riferimento alle polemiche sull'euro. «Certo che lo sa dato che sono candidato, all'interno del partito c'è il pluralismo», la risposta.

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